Due delle firme più prestigiose del Ligabue Magazine si incontrano per la prima volta sul palco del Teatro Goldoni a Venezia – intervistati dall’autrice e conduttrice televisiva Sveva Sagramola – per un talk sull’Uomo, le sue origini e il futuro che lo aspetta.
Informazioni utili
Sabato 29 ottobre alle ore 17.30 presso il Teatro Goldoni di Venezia
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Biglietti disponibili esclusivamente in distribuzione gratuita presso il Teatro Goldoni di Venezia con le seguenti modalità:
– da martedì 25 ottobre a venerdì 28 ottobre, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.30 (o comunque fino a esaurimento posti)
– una persona può ritirare al massimo 2 biglietti. Agli abbonati al Ligabue Magazine è riservato un omaggio.
Sarà disponibile un servizio di traduzione simultanea.
Per informazioni:
041 2705616
prenotazioni@www.fondazioneligabue.it
Approfondimenti:
Jane Goodall
Il percorso di Jane Goodall è cominciato più di sessant’anni fa in Tanzania e da allora non ha conosciuto pause ma solo un’incommensurabile dedizione allo studio degli scimpanzé, vissuto con un amore e un entusiasmo incrollabili.
Oggi, il Jane Goodall Institute è un’organizzazione globale che promuove il suo lavoro e la sua visione per preservare la vita delle persone, degli animali e dell’ambiente. Siamo orgogliosi di aver contribuito a diffondere il suo messaggio fin dal 2005, anno in cui abbiamo pubblicato per la prima volta un suo articolo sul Ligabue Magazine.
Leggi la bio di Jane Goodall
Donald Johanson
Molti considerano Donald Johanson uno dei più importanti e completi paleoantropologi del nostro tempo. Nel corso della sua illustre carriera, ha prodotto alcune delle scoperte più importanti del settore, tra cui il reperto fossile più conosciuto e studiato del XX secolo: lo scheletro di Lucy.
Sebbene il XX secolo sia stato costellato da importanti ritrovamenti di ominidi fossili provenienti sia dall’Africa orientale che da quella meridionale, fu la scoperta del 1974 da parte del dottor Johanson di un fossile di ominide di 3,2 milioni di anni fa in Etiopia ad aggiungere un collegamento cruciale. Lucy, come venne chiamato lo scheletro, ha suscitato un dibattito continuo e importanti revisioni nella conoscenza e nella comprensione del passato evolutivo dell’uomo. Lo scheletro possedeva un’intrigante miscela di caratteristiche simili a quelle delle scimmie, come il volto sporgente e il cervello piccolo, ma anche di caratteristiche che consideriamo umane, come la camminata eretta. Lucy continua a essere un diadema nella corona dei fossili di ominidi e funge da importante pietra di paragone per tutte le scoperte successive.
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