L’arte vista da vicino #2: l’amigdala in quarzite
L’ amigdala in quarzite (un’ascia a mano così chiamata dagli archeologi per la forma a mandorla) è uno dei primi utensili prodotti dal genere “Homo” e importantissimo nella storia della sua evoluzione. 
La realizzazione di questi strumenti per quasi un milione di anni rappresenta il primo esempio di trasmissione di un comportamento appreso, di una tecnologia, di generazione in generazione. Si affiancò così ad una trasmissione genetica dei caratteri, una trasmissione culturale. Questa permise nuovi processi di adattamento e sviluppò possibilità evolutive prima impossibili, più ampie e non vincolate alle potenzialità della struttura corporea e dell’assetto genotipico. Per la prima volta nella sua storia, l’uomo realizza un prodotto finito intenzionalmente studiato per ottenere uno strumento di pietra duraturo e polifunzionale. La produzione di Amigdale è associata inizialmente all’evoluzione dell’Homo erectus, ma resterà in uso fino alle forme arcaiche di Homo sapiens. Questa “industria” ha perciò accompagnato il genere Homo nella sua radiazione adattiva oltre i confini dell’Africa, che lo portò a colonizzare tutte le aree geografiche e gli ambienti del vecchio continente.
 
Questo reperto ha un particolare significato perché rinvenuto in una campagna di ricerca paleoantropologica condotta dal professor Donald Johanson della Berkeley University nel 1989.

An in-depth look at the evolution of humankind in Giorgio Manzi’s article, published in Ligabue Magazine 73.

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