L’arte vista da vicino #3: il giogo Maya

Ai diversi tipi di gioco della palla, corrispondono diverse tenute: protezioni del ginocchio, delle braccia, del petto, dell’anca/coscia/natica e a volte una combinazione di più elementi quando certe parti del corpo erano sollecitate durante il gioco. 
I pezzi più famosi sono: il giogo, l’ascia e la palma. 
I gioghi sono rappresentazioni in pietra di cinture di cuoio simili a gioghi, portate all’altezza delle anche per proteggere il giocatore contro gli impatti brutali della palla di caucciù duro. Anche se ne esistono di semplici, i gioghi sono molto spesso scolpiti con motivi in rilievo relativi alla fertilità, come il rospo, simbolo mesoamericano legato al gioco della palla cerimoniale. Oltre i gioghi di tipo rospo, troviamo anche il giaguaro, simbolo della pioggia e della fertilità, a volte rappresentato in associazione al rospo. Le parti scolpite del giaguaro, come la zampa o le fauci con le giunzioni cadenti, tipiche dello stile olmeco (dal 1800 a.C. al 150 d.C), sono associate ad altri elementi appartenenti al rospo. 
Uno degli aspetti notevoli di queste sculture in rilievo sui gioghi è che sono parte integrante dell’oggetto, in altri termini, partecipano della forma stessa del giogo. I rilievi non formano mai un elemento indipendente dal giogo. I gioghi di pietra, che pesano tra i 20 e i 30 kg, non erano mai portati durante la partita, poiché erano troppo pesanti per un gioco che richiedeva molta agilità. Ciò nonostante è possibile che, durante le cerimonie, un giocatore importante, portasse il giogo di pietra attorno alla vita.

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