Gli spazi della cultura

Una delle attività primarie della Fondazione Giancarlo Ligabue è l’organizzazione di esposizioni temporanee, in Italia e all’estero.

FUTUROREMOTO | Domingo Milella

Lo spazio e il tempo sospesi.
Il ritorno all’essenziale, alla dimensione ancestrale delle origini, a un passato remoto fatto di oscurità e simboli; il ritorno alla necessità innata dell’uomo di esprimere anima, pensiero, paure, conoscenze senza sovrastrutture; di cogliere la luce nel buio.

È questa l’atmosfera evocata dalla Fondazione Giancarlo Ligabue nell’evento allestito a Venezia a Palazzo Erizzo Ligabue dal 18 al 27 aprile con l’esposizione di 10 fotografie dell’artista Domingo Milella (Bari, 1981) che da quasi un decennio svolge la sua ricerca creativa nelle Caverne preistoriche istoriate più importanti per la storia della specie umana.

L’allestimento e l’apertura dopo il tramonto della mostra FUTUROREMOTO (visite gratuite su prenotazione obbligatoria alle 19.30 alle 21.00), nelle sale del Palazzo veneziano sul Canal Grande riportate a nudo dai lavori che la Fondazione ha avviato, in vista della fruizione pubblica della sede e della nascita di quello che viene già chiamato “Palazzo delle Arti”, vuole evocare il buio, elemento essenziale della ricerca di Milella.

DE' VISI MOSTRUOSI E CARICATURE. Da Leonardo Da Vinci a Bacon.

Un percorso affascinante, che individua una linea di continuità ‘settentrionale’ dalle teste caricate e grottesche di Leonardo alle caricature di Anton Maria Zanetti e Giambattista Tiepolo nella Venezia del XVIII secolo.
Una straordinaria e straniante mostra tra volti deformati, esagerazioni anatomiche, indagini fisiognomiche, figure caricaturali e gallerie di
“caratteri umani”.
Esposti anche 18 disegni di Leonardo compresi – per la prima volta in Italia – alcuni fogli della Collezione del Duca di Devonshire.

POWER AND PRESTIGE Simboli del comando in Oceania

Un viaggio alla scoperta dei bastoni del comando dell’Oceania, per conoscerne la scultorea bellezza e il loro più profondo significato.
Un’esposizione mai tenuta prima, organizzata dalla Fondazione Giancarlo Ligabue in collaborazione con il Musée du quai Brainly-Jacques Chirac di Parigi. L’obiettivo della mostra è quello di rivelare la piena complessità culturale dei “clubs”, come sculture, immagini di divinità, simboli di autorità, nonché armi.

Le 126 opere esposte sono state selezionate per la loro eccezionale qualità, rarità e importanza storica. Attingendo alle principali collezioni europee, tra cui quella del British Museum di Londra, Fondazione Ligabue presenta le eccezionali capacità e l’immaginazione creativa di scultori del XIX e XX secolo provenienti da tutta l’Oceania.

LA GRANDE IMPRESA Ligabue, 100 anni della nostra storia

Ligabue ha una grande storia da raccontare. In occasione del suo centenario, abbiamo avuto l’onore di condividerla attraverso una grande mostra allestita nei suggestivi spazi della Scuola Grande della Misericordia di Venezia.
100 anni di eventi aziendali a cavallo di due secoli: 1.000 metri quadri allestiti, 30 isole tematiche, video storici e inediti, supporti audio, multi proiezioni, installazioni multimediali. Un grande museo d’impresa a Venezia.

IDOLI Il potere dell'immagine

La mostra – curata da Annie Caubet, conservatrice onoraria del Musée du Louvre – propone un viaggio affascinante nel tempo e nello spazio: il primo tentativo di confronto dall’Oriente all’Occidente di opere raffiguranti il corpo umano, collocate in un’epoca che va dal 4000 al 2000 a.C., in un ampio spazio geografico che si estende dalla Penisola Iberica alla Valle dell’Indo, dalle porte dell’Atlantico fino ai remoti confini dell’Estremo Oriente.
100 straordinari reperti risalenti a un periodo di grande transizione, in cui i villaggi del Neolitico si evolvono a poco a poco nelle società urbane dell’Età del Bronzo.

IL MONDO CHE NON C'ERA L' arte precolombiana nella Collezione Ligabue

Una mostra spettacolare con un corpus di capolavori – quasi tutti mai visti prima d’ora – espressione delle grandi civiltà della cosiddetta Mesoamerica (gran parte del Messico, Guatemala, Belize, una parte dell’Honduras e del Salvador) e il territorio di Panama.

La mostra racconta le Ande (Colombia, Ecuador, Perù e Bolivia, fino a Cile e Argentina): dagli Olmechi ai Maya, agli Aztechi; dalla cultura Chavin, a quelle Tiahuanaco e Moche, fino agli Inca.

PRIMA DELL'ALFABETO Viaggio in Mesopotamia all'inizio della scrittura

Uno straordinario viaggio alle origini della civiltà, nei luoghi dove la Preistoria cede il passo alla Storia grazie a una delle più fantastiche invenzioni dell’uomo: la scrittura.
Una rivoluzione rappresentata attraverso tantissimi documenti provenienti dalla terra dei due fiumi: tavolette in argilla o materiali preziosi, insieme a sigilli che riproducono storie, simboli e gesti di un vivere quotidiano così lontano nel tempo ma così vicino ancor oggi al nostro essere uomini nel mondo.

200 reperti, tra sigilli, tavolette e manufatti delle civiltà mesopotamiche, ripercorrono oltre 3000 anni di storia della scrittura.
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